Alla fine ce l’abbiamo fatta. Torino ha finalmente capito.

Non è stato facile, ma ce l’abbiamo fatta! Da domani sarà più semplice per gli automobilisti di Torino e dei comuni della cintura sapere se potranno utilizzare l’auto o se il traffico sarà bloccato. Fino a ieri infatti la Città di Torino, guidata dallle magnifiche 5 stelle, utilizzava criteri e procedure tutte sue, diverse da quelle indicate dalla Regione Piemonte e adottate dai comuni della cintura. Per questo Torino ha adotatto blocchi alla circolazione autonomi, creando confusione tra i cittadini. Dopo tre mesi di discussione la Città ha capito che lavorare in squadra, senza cercare di fare i primi della classe, conviene a loro e soprattutto conviene alla causa.

E così con l’incontro di ieri, coordinato da una Città Metropolitana sempre più assente e strabica, siamo arrivati ad una mediazione soddisfacente per la chiusura di questa stagione di (improbabili) blocchi, ma soprattutto per affrontare quella prossima. Se vogliamo però essere credibili e seguiti dai nostri cittadini sono convinto, e mi batterò per questo, che almeno nei giorni di blocco il trasporto pubblico sia gratuito, anche se sarebbe bello iniziare a discutere anche da noi sulla gratuità dei mezzi come stanno facendo in Germania.

In questa immagine de La Stampa trovate tutto esplicitato chiaramente, tranne il fatto che tra i Comuni non veniamo citati ma siamo comunque coinvolti;-)

 

Queste sono le scelte per i blocchi. Ma se vogliamo vincere la battaglia contro l’inquinamento atmosferico non possiamo limitarci ad attuare una politica fatta solo di divieti. Occorre rilanciare un forte investimento pubblico sul trasporto pubblico locale, che per la nostra zona vuol dire Stazione Ferroviaria al San Luigi, e su tutti gli altri settori che incidono sulla produzione di PM10 e gli ossidi di azoto. Perchè se è vero che il traffico veicolare incide sull’inquinamento non possiamo dimenticarci degli altri fattori su cui è più difficile attuare misure emergenziali.