
Benvenuti a tutte e a tutti. E’ molto bello vedervi in tanti questa sera per inaugurare questa nuova struttura. Vedo e ringrazio alcuni Sindaci ed ex Sindaci della nostra zona, amministratori in carica ed ex, amici e compagni di tante avventure e battaglie politiche portate avanti da Nicola negli anni e soprattutto vedo e riconosco molti cittadini che lo hanno conosciuto e incontrato tante e tante volte per le strade e le piazze della nostra e della sua Rivalta.
E questo mi riempie di gioia, ma anche di malinconia. Una malinconia bella però, positiva, quella che ti fa venire in mente come in un lampo una situazione, un sorriso, uno scambio di battute per poi dire: “eh sì, Nicola era proprio così”. A molti di voi sono sicuro che oggi, mentre venivate qui, sia passato davanti agli occhi uno di questi momenti.
Cara Patrizia, Enrico, Gabriele, Anna – ma anche carissima Irene che è a casa con l’ultima DeRu della famiglia – quello che vedete questa sera è il ricordo che Rivalta ha di chi per voi è stato, per troppo poco tempo, un marito, un papà, un nonno.
Ed anche questa struttura che il Consiglio Comunale all’unanimità ha voluto dedicare a Nicola racconta molto di lui, del suo modo di essere, del suo intendere il rapporto con i suoi concittadini.
Un luogo che abbiamo iniziato a progettare insieme per dare una risposta alle esigenze delle nostre associazioni, che ringrazio anche per il supporto che ci danno stasera: avere a disposizione uno spazio coperto, attrezzato e funzionale per organizzare le tante e belle manifestazioni che regalano alla nostra comunità e, perché no, promuoverne di nuove.
Piccolo spot domani e domenica c’è la Sagra del Tomino.
A due cose teneva in particolare Nicola: che la struttura fosse luminosa, gli sarebbe piaciuto un tetto trasparente – ma poi chi lo pulisce, gli abbiamo risposto – e che ospitasse dei pannelli fotovoltaici. I progettisti con questo specchio che ricorda Porta Susa ma anche Marsiglia, sono riusciti a dare luce e – questo era oggettivamente più semplice – a installare 6 Kw di pannelli fotovoltaici per renderla più sostenibile.
Dai primi incontri con le associazioni, alla progettazione esecutiva sino alla conclusione dei lavori è passato un po’ di tempo, ma chi amministra sa che nulla in Comune si realizza con un semplice schiocco di dita.
Il risultato finale è proprio quello che ci aspettavamo e di questo voglio ringraziare Ivana Garrone, assessore ai Lavori Pubblici, la responsabile dell’Ufficio Opere Pubbliche, arch. Bergese, il progettista Ing. Betta e l’impresa Innovazione Caudina. Un bel lavoro di squadra. Bravi e grazie a tutti a nome della Città.
Un grazie anche ai tanti “Umarell”, ai direttori lavori aggiunti che sui social hanno seguito il cantiere raccontando l’evolversi della struttura, a volte anche con toni scherzosi e satirici. Ci sta, ma non vi preoccupate, tra poco partiranno altri interventi. Non vi lasceremo mai senza cantieri.
Una volta realizzata occorreva dargli un nome. Scartati tettoia, copertura o autogrill – nomi suggeriti dai direttori lavori di prima – la scelta è caduta su Spazio.
Spazio inteso come un luogo fisico che può essere vuoto ma che può anche essere riempito. Lo Spazio “de Ruggiero” vogliamo sia pieno di momenti di festa, di sorrisi, di socialità.
Come Nicola aveva la capacità di “riempire” qualsiasi luogo con il suo carisma, il suo sorriso e la sua capacità di ascolto, allo stesso modo ci auguriamo che lo spazio a lui dedicato possa sempre essere pieno di vita e non rimanere mai vuoto.
Spazio come quello che ci sta intorno, che abbraccia la struttura e che ospita un altro dei luoghi cari a Nicola. Lo dico per i non rivaltesi: qui si svolge il mercato settimanale, tutti i martedì. Per lui quella mattinata era dedicata a passeggiare per i banchi ed incontrare rivaltesi, raccogliere suggerimenti e, come si dice, annusare l’aria che tirava in città. Anche quello spazio per lui era sacro.
Spazio inteso come il cosmo nel quale siamo immersi come esseri umani e come Pianeta. Un luogo ancora tutto da esplorare e scoprire, nonostante i progressi della scienza. Un luogo pieno di incognite e sorprese sorprendenti. Un po’ come la politica e la gestione del bene pubblico: non si è mai arrivati, non si può mai dire “finalmente ho risolto tutti i problemi”. E anche qui ritroviamo una caratteristica di Nicola che diceva sempre che “non bisogna mai essere soddisfatti” e che “le battaglie facili le lasciamo agli altri”. La difesa del bene comune come una conquista mai finita e che si realizza solo il giorno dopo.
Spazio inteso come un luogo senza margini, senza confini, senza barriere. E in un mondo che sta costruendo ogni giorno nuovi muri e frontiere, economiche e sociali, ci mancano figure come Nicola, che alla politica dell’accoglienza e dell’aiuto agli ultimi credeva come ad un valore non negoziabile. E quindi vogliamo che questo sia uno spazio per tutti e tutte: per i bimbi in monopattino e gli anziani che se la contano; per le feste della associazioni e per le attività del Comune; per le scuole e per le comunità religiose.
E quindi cari rivaltesi quello che inauguriamo oggi è un nuovo Spazio da riempire di socialità aperta, un nuovo Spazio per una comunità che si ritrova, che si identifica, che condivide momenti di allegria e di attivismo civico.
Questo Spazio è il nostro modo affettuoso di dire grazie a un sindaco che ha reso per molti di noi la politica un’avventura piacevole, un uomo che ha unito alla dedizione e al lavoro, il sorriso e la gentilezza.
Ecco, vorrei salutarvi con una frase che abbiamo trovato appuntata da Nicola su uno dei suoi millemila foglietti e che lo rappresenta in pieno: “per un sognatore il cielo è sempre azzurro”: questo cielo di Rivalta, che vorremmo azzurro come il suo Napoli e pieno di sogni come è sempre stato lui.
Che questo luogo sia un rifugio di gioia e ricordi felici, proprio come lo è per tutti noi la memoria di Nicola.
Sergio Muro, 15 settembre 2023






