I TUOI PRIMI 60 ANNI I SERVIZIO: GRAZIE DON PAOLO

Caro Don Paolo,

per alcuni prezioso Dumpai,

in occasione dei tuoi 60 anni di sacerdozio, la città ti esprime profonda gratitudine e ammirazione per il tuo instancabile impegno e dedizione.

Il tuo percorso, prima di questi anni tra noi, è stato ricco di esperienze straordinarie, alcune che ti hanno portato molto lontano, fino in Algeria e in Brasile: l’apertura culturale volta all’integrazione e la spontanea carità verso chi è più debole, sono sicuramente i semi che hai saputo trapiantare, da queste straordinarie missioni, nella nostra comunità.

Grazie alla tua apertura e alla tua capacità di condivisione, hai arricchito la nostra comunità parrocchiale con prospettive e insegnamenti preziosi.

Sei sempre stato il parroco alla Don Camillo: una persona vicina alle persone, un parroco che non ha mai smesso di girare tutte le case e le famiglie del nostro territorio, portando conforto, speranza e cordiale prossimità perché – per dirla con le parole del papà di quello straordinario personaggio televisivo «E’ sempre infinitamente più difficile essere semplici che essere complicati.»

Questa tua presenza costante e gradita l’hai avuta anche nel palazzo comunale testimoniando sempre il tuo impegno a fianco dell’amministrazione comunale nei percorsi di solidarietà sociale, rendendo ogni iniziativa più umana e autentica.

Il tuo lavoro con i ragazzi e i giovani dell’oratorio è un altro segno tangibile della tua cordiale dedizione. Nonostante il passare degli anni, non hai mai perso l’amore e la volontà di un dialogo di fede verso le nuove generazioni, soprattutto verso tanti ragazzi che, da quei cammini, erano assai lontani.

Oggi, nei loro cuori, continui ad essere un punto di riferimento e una guida preziosa.

E poi come non ricordare che gli anni, non passavano solo per te, ma anche per i tetti dei nostri edifici. Forse per questo, dalla tua nomina a parroco di tetti francesi, ogni tetto e tettoia ha avuto la tua opera e benedizione. A pensarci, forse, è proprio questo il tuo simbolo: essere tetto che protegge, ripara, raggruppa e accoglie.

Grazie di cuore, caro Don, per tutto ciò che hai fatto e continui a fare.

Ci auguriamo che il tuo cammino possa proseguire ancora a lungo, illuminato dalla tua fede e dalle tue instancabili energie per il bene della nostra comunità.

Sergio Muro, 29 giugno 2024