
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell’ultima Assemblea dell’ANCI che si è svolta a Torino poche settimane fa, ha ricordato ai Sindaci che “I Comuni non operano nella ionosfera. Sanno quanto il contesto, anche internazionale, sia decisivo, quanto i conflitti in atto incidano sulla vita dei cittadini. Quanto la prospettiva europea li riguardi. Quanto le città siano motori di processi di comprensione, di dialogo, di cooperazione, di pace.”
Per questo mi piace raccontare il bilancio 2025 partendo dalla scelta di assumere il ruolo di comune capofila nell’ambito del Coordinamento Comuni per la Pace, un’organizzazione a cui aderiscono 34 comuni piemontesi oltre alla Città Metropolitana di Torino e che dal 1996 si occupa di cooperazione internazionale. Un segnale, che non è mai venuto meno in tutti questi anni, di attenzione e vicinanza verso la parte più povera, indifesa e depredata del nostro Pianeta. Un impegno che si somma alle tante iniziative che la nostra comunità svolge quotidianamente verso quanti abitano le periferie del mondo, non solo geografiche ma anche esistenziali.